San Calogero si trova su quella estremità dell'altopiano Ibleo che guarda l’Etna e il mare, attorno ad una profonda valle, scavata per secoli nella bianca pietra dal fiume che ne porta il nome. Il paesaggio, come del resto quello di tutta l'area Iblea, è caratterizzato da una profonda differenza tra gli altipiani -aridi, ma panoramici - ed i fondovalli ombrosi e lussureggianti.
La zona in declivio, meno utilizzabile per scopi agricoli, si presenta talora rocciosa e arida, talora più morbida e, in gran parte, ricoperta da un bosco ricco di essenze mediterranee, ed è quella che ospita la maggior parte dei resti archeologici.
In passato parlare di giardini in una terra come la Sicilia significava sostanzialmente parlare di agrumeti e frutteti. La scarsità d’acque superficiali rendeva spesso impossibile la coltivazione di piante ornamentali specialmente attorno alle case che sorgevano sulle alture. Già nel 1768 a San Calogero erano presenti agrumeti chiamati giardini: uno di questi, lambito dal fiume su tutti i suoi lati, era detto “isola dell’arangio”.
Tra gli agrumi a fondovalle erano piantate rose e altre piante ornamentali che semplicemente sfruttavano l’acqua che, portata dalle saje (le tradizionali canalette arabe), irrigava gli agrumeti.
Agli inizi del ‘900, con fatica inenarrabile, alcune piante ornamentali vennero messe a dimora anche attorno alla casa: carri di terra fertile vennero portati da fondovalle e alcune delle " phoenix canariensis" cominciarono allora la loro lenta crescita assieme alla stupenda " nolina recurvata". Assieme a queste vennero impiantate alcune rose tra cui la old blush che, con la sua semplice generosità, è ancora la regina del giardino.
Quello che si vede oggi ben più esteso è un giardino giovane che però può essere considerato come una naturale crescita di quello che esisteva.
Il giardino all’italiana ripropone alle sue spalle la pianta della casa invertendo in qualche modo i vuoti e i pieni: esso costituisce un parterre che coniuga il prato all’inglese dei vialetti con le aiuole di terra a vista popolate di piante mediterranee e rose antiche. Il resto del giardino ha uno schema più informale ma le essenze sono sempre scelte tra quelle, se non autoctone, tradizionalmente presenti in Sicilia.
Così ulivi e aranci amari crescono tra rose e officinali; allori e mirti, assieme al rumore dell’aqua di saje e fontane, portano frescura e ristoro nelle giornate estive.
L'AZIENDA AGRICOLA
L ́ex feudo di San Calogero si sviluppa lungo valle al cui fondo scorre un fiume a regime torrentizio. I campi a fondovalle, fertili e ricchi di acqua sorgiva, erano un tempo i soli ad ospitare orti ed agrumeti.
ALLEVAMENTO DI CAVALLI DA SELLA
L’allevamento di cavalli da salto “San Calogero” nasce agli inizi del ‘900 su una base di angloarabi orientali che, in Sicilia, rappresentavano il cavallo da sella per eccellenza.